Questi nuovi dati degli studi BRAVE AA mostrano che la maggior parte degli adulti e adolescenti responder al trattamento con baricitinib hanno raggiunto la ricrescita completa dei capelli, con miglioramenti significativi già a partire dalla settimana 8.

Lo studio POSITIVE dimostra che tildrakizumab fornisce un sollievo duraturo dai sintomi cutanei della psoriasi, migliorando al contempo il benessere psicologico e la qualità di vita del partner. Questi risultati evidenziano il ruolo del farmaco come opzione terapeutica rilevante nella gestione olistica della malattia psoriasica.

Questo studio evidenzia i fattori di rischio basali chiave, tra cui BMI ≥30 e punteggio PEST pari a 2, associati alla progressione da psoriasi cutanea a psoriasi artropatica entro 24 mesi. Viene inoltre analizzato il potenziale impatto dei trattamenti biologici nella riduzione del rischio, fornendo spunti utili per dermatologi e reumatologi.

Scopri i benefici a lungo termine di tildrakizumab nella psoriasi cronica a placche. Questo studio presenta i risultati finali degli studi di estensione reSURFACE 1 e 2, evidenziando un’efficacia sostenuta, un profilo di sicurezza solido e una minima immunogenicità fino a 368 settimane. Le risposte PASI75/90/100 sono state mantenute nella maggior parte dei pazienti, rendendo tildrakizumab una promettente opzione terapeutica per un controllo duraturo della malattia.

Lo studio presenta un nuovo solare SPF50+ con filtro per la luce visibile ad alta energia (HEV), formulato per i pazienti con cheratosi attiniche (AK). I dati mostrano un’eccellente tollerabilità cutanea, una protezione del 94,4% contro le lesioni del DNA indotte da UV, stabilizzazione del lipidoma cutaneo e compatibilità con la terapia fotodinamica con metil-aminolevulinato (MAL-dPDT).

Lo studio presenta dati real-world sulla gestione delle cheratosi attiniche (AK) raccolti in un centro oncologico specializzato. L’analisi evidenzia le caratteristiche cliniche dei pazienti e delle lesioni che influenzano gli esiti terapeutici e l’aderenza al follow-up. I risultati supportano l’utilizzo delle terapie di campo (field-directed) e suggeriscono l’importanza di strategie personalizzate.

Questa revisione della letteratura esplora il ruolo emergente dell’intelligenza artificiale (AI) nella diagnosi, classificazione e gestione dell’acne. I modelli più avanzati, come le reti neurali convoluzionali (CNN), hanno dimostrato accuratezze promettenti, ma l’applicazione clinica rimane limitata. Per svelare tutto il potenziale dell’AI in dermatologia, saranno fondamentali la validazione clinica, l’inclusione di popolazioni diversificate e l’adozione di metriche standardizzate.

Questo studio pilota mostra che strumenti diagnostici potenziati dall’intelligenza artificiale possono migliorare l’accuratezza diagnostica in dermatologia nell’ambito della medicina primaria. Con un incremento del 12,96 % dell’accuratezza globale su diverse condizioni cutanee, lo studio evidenzia il potenziale dell’AI nel supportare la diagnosi, la formazione professionale e l’affrontare le sfide cliniche.

Bimiralisib topico (PQR309), un inibitore duale di PI3K/mTOR, ha dimostrato un’elevata efficacia e ottima penetrazione cutanea in studi preclinici per la cheratosi attiniche (AK) e il carcinoma squamocellulare cutaneo (cSCC), rappresentando un promettente nuovo approccio terapeutico.